Con l’avvento della “crisi” c’è chi è riuscito ad aumentare ancora di più il proprio fatturato utilizzando come parola d’ordine: Riciclaggio.
Le più stimate case di moda fanno a gara per aggiudicarsi il premio per la migliore innovazione nel campo ecologico , Versace nel 2010 ha bandito la lavorazione dei jeans praticata con la sabbiatura che non solo danneggiava l’ ambiente ma soprattutto i lavoratori che inalando queste polveri rischiavano la morte.
Ora ha deciso di intraprendere questo percorso anche la maison francese più rinomata nel campo del lusso.
Hermès estende ulteriormente il suo marchio, dopo Shang Xia lanciato nel 2010 , brand di lusso prodotto esclusivamente per il mercato Cinese, arriva un’altra linea “Petit H”, dove ogni singolo oggetto è prodotto con materiali di scarto della Maison.
Ad esempio possiamo trovare collier e bracciali in pelle prodotti con scampoli provenienti dell’iconica borsa Kelly o addirittura un peluche interamente costruito con pellami d’avanzo.
Hermès insieme all’ideatore Pascal Mussard (nipote del fondatore) ci ha dimostrato che anche ciò che è di scarto può avere un valore aggiunto e forse anche superiore a quello per cui era destinato in origine e non è forse questa la definizione di riciclaggio?
Riutilizzare ciò che era dato per “dismesso” e riportarlo a nuova vita; il panda di Petit H ne è un esempio, viene venduto per un valore di 100.000 dollari, non proprio economico per essere un materiale di scarto…
Dopo aver fatto il giro del mondo da Parigi passando per Osaka,Tokyo, New York e Beverly Hills nel 2012 la collezione Petit H arriverà anche in Italia.
Hermès detta moda imponendo il must del riciclaggio…
Abile mossa di marketing vista “la Crisi” che sta dilagando pian piano in tutto il globo, purtroppo nella vita reale non è possibile fare un “mix&match” di ciò che per noi può essere recuperabile,non possiamo fare un patckwork dei lati positivi delle persone che abbiamo incontrato durante il nostro “viaggio” e racchiuderle in un unico individuo come nei peluche ricostruiti dalla Maison,però possiamo fare ben altro…
Hermès dai suoi errori di produzione è riuscito a vendere un scaglia di ceramica che prima apparteneva ad un set di piatti come collana, e anche noi dai nostri errori possiamo tirare fuori il meglio e imparare da questi ultimi , certo non possiamo “rivenderceli” ma dispensare consigli a noi stessi ed alle persone più care sull’esperienze fatte in prima persona si. Ogni “errore di produzione” ci fa avvicinare sempre di più al prodotto finale perfetto.
Nella moda “riciclarsi “ è un termine comunemente utilizzato, le mode passano ma poi ciclicamente ritornano non uguali a quelle del passato ma molto simili,quindi non sapremo mai se un problema lasciato alle spalle si ripresenterà furtivamente sottoforma diversa,ma se avremo la consapevolezza di poter migliorare dagli errori passati allora saremo uno scalino avanti agli altri verso la “vetta”.