Look da cavallerizza

Oggi vi mostro uno dei look che indosso abbastanza spesso quando monto.
La particolarità di questo Look da cavallerizza è la giacca.
Perchè la giacca vi chiederete voi?
Solitamente si tende ad indossare la giacca solamente durante i concorsi e non mentre si monta in maneggio dove vengono scelti outfit più casual e comodi, ma qui devo essere in disaccordo con voi, perchè possiamo unire la praticità e la comodità all’eleganza.
Ad esempio per l’inverno scorso ho acquistato questa giacca realizzata in maglia di cotone, tessuto felpa per intenderci, che all’interno ha una sorta di doppia giacca che all’occorrenza copre anche il collo, durante le giornate ventose.
Poi quando fa più caldo possiamo togliere l’interno e la nostra giacca è pronta ad essere usata in concorso.
Personalmente ho trovato questo capo così pratico e comodo che non solo l’ho acquistato nella tonalità del blu notte ma anche in quella del nero.
Pratica perchè la butto in lavatrice e non occorre portarla in tintoria.
Ma torniamo al nostro look da cavallerizza, le tonalità che ho scelto per questo outfit sono quelle del blu notte.
Più passa il tempo più ho notato che è sempre più difficile trovare pantaloni neri da cavallerizza, ormai si tende sempre di più ad utilizzare il blu, nonostante per i concorsi sia ancora obbligatorio indossare solamente stivali neri o neri con la fascia marrone.

Polo da equitazione: Le sue origini

Cosa indossare sotto la giacca da equitazione?
Personalmente amo molto indossare le polo piuttosto che le magliette, il perchè è semplice.
La polo essendo realizzata in cotone e non in maglina rimane più strutturata quindi non si stropiccia facilmente, rimane in ordine e risulta più elegante anche se decidiamo d’abbinarla ad una giacca o un golf.
Rinuncio alla polo solamente quando le temperature sono molto alte e mi lascio contagiare dalle canottiere quando d’estate utilizzo la tartaruga per saltare.
Ma come è nata la polo?
Nel diciannovesimo secolo si era soliti indossare per giocare a Tennis una casacca, con pantaloni e camicia, un abbigliamento per nulla comodo a quei tempi.
Così il tennista Renè Lacoste disegnò una maglia t-shirt che cominciò a commercializzare con un piccolo alligatore come logo.
Ma ancora non si spiega perchè la polo prenda il nome dalla disciplina equestre del Polo, ora ve lo spiego io.
I giocatori di polo all’epoca utilizzavano come divisa una casacca con colletto abbottonato e maniche lunghe.
Questo tipo di divise veniva prodotta dai fratelli Brooks.
Nel 1972 Ralph Lauren, che all’epoca si chiamava Ralph Lifschitz, incluse le polo come parte integrante e di punta della sua nuova linea di moda chiamata,giusto, Polo, in questo modo consacrò l’abbinamento del nome della polo con quel tipo di indumento.

Il cap e il nuovo restyling

Chi ha cominciato a cavalcare molto prima di camminare si ricorda i cap in velluto, classici e un po’ ingombranti.
Bene da qualche anno a questa parte le cose sono cambiate e anche i cap si sono rinnovati come si è rinnovato l’intero abbigliamento equestre.
I cap sono più leggeri sfoderabili, in modo da poter essere lavati internamente, sono più tecnici e personalizzabili.
Ormai la maggior parte dei marchi che produce questo nuovo tipo di cap punta sulla personalizzazione, dalla targhetta con inciso il nome alla scelta del colore del cinturino.
Vi piace il look da cavallerizza che vi ho proposto oggi?
Potete trovare altri outfit da cavallerizza qui: Look Equitazione.

Pantaloni FIXDESIGN
Polo RALPH LAUREN
Giacca FIXDESIGN
Stivali TATTINI
Cap KEP ITALIA