To Be or not to Be?

Halloween has passed, the masks were worn and thrown away, but the question remains: “To be or not to be or appear or to be ?” I spent Halloween night in a club in Milan where involuntarily I started to observe the behavior of  people next to me. Men and women more or less mature sedated by the fumes of alcohol for a night (hopefully for them) have decided to play another role. It is not the dualism of the people who scare me but the excess, stretched to the limit, the desire to look and not wanting to be. All judge others and no one has ever asked yourself the question of why they act in this way. Why is it better to pretend to be what we are not to fear of being scratched and suffer. Be what we are not, making us perhaps most infallible in the eyes of life? the answer is up to you.

Halloween è passato, le maschere sono state indossate e gettate via, ma il quesito rimane: “Essere o non essere o meglio essere o apparire?” Ho trascorso la notte di Halloween in un locale milanese dove involontariamente mi sono messa ad osservare il comportamento delle persone accanto a me. Uomini e donne più o meno maturi sedati dai fumi del alcool che per una notte (spero per loro) hanno deciso di interpretare un altro ruolo. Non è il dualismo delle persone che mi spaventa ma l’eccesso, portato allo stremo, del voler apparire e non del voler essere. Tutti giudicano gli altri e nessuno ci si è mai posti la domanda del perchè si agisce in questo modo. Perchè è meglio fingere di essere ciò che non siamo per la paura di essere scalfiti e di soffrire. Essere ciò che non siamo ci rende forse più infallibili agli occhi della vita? a voi la risposta.